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Claudia Cervatti

red.: Scuola Media "Sassi"


Il 16 marzo 1999, è stato riproposto per le Scuole di Sondrio, lo spettacolo, per voci e pianoforte, tenutosi la sera prima all'Auditorium Torelli, allo scopo di ricordare il poeta Giovanni Pascoli. Gli attori Alessandro Quasimodo (figlio del premio Nobel Salvatore Quasimodo che coprì per alcuni anni prima della 2° guerra mondiale un incarico a Sondrio presso l'Ufficio del Genio Civile) e Mario Cei hanno letto testi poetici, prose, lettere del Pascoli e di alcuni suoi familiari, ripercorrendo le tappe più importanti della vita del poeta, segnata da momenti dolorosi, a partire dalla morte del padre, assassinato la sera del 10 Agosto 1867, quando lui era ancora bambino, seguita in un breve giro di anni da quella della madre e di tre fratelli, nonché da altre esperienze difficili come il carcere, ove Pascoli passò, per motivi politici, alcuni interminabili mesi.
Sul palco regnava il buio, rotto appena dalle luci di alcuni candele (l'accendersi e lo spegnersi di alcune di esse hanno creato suggestioni e brividi da epoca crepuscolare di metà-fine '800), che lasciavano intravedere alcuni oggetti di vita quotidiana: un piccolo tavolo, due sedie, un appendiabiti, due leggii, un pianoforte "animato" dal pianista Ettore Borri, che interveniva tra una poesia e l'altra o addirittura ne accarezzava la recitazione, con brani musicali di musicisti vissuti tra l '800 e il '900. Mentre gli attori, in questa atmosfera indimenticabile e curiosa recitavano o leggevano, in alcuni di noi ragazzi è nato un interesse particolare, in qualche caso non privo di commozione, per questo poeta che abbiamo iniziato a conoscere da poco tempo. Navigando tra la recitazione di alcune poesie ci siamo lasciati spesso trasportare da alcuni versi toccanti di: "La cavalla storna", "I due orfani", "L'aquilone", "La mia sera" ….
Il pubblico, composto da studenti, ha accolto l'esperienza in maniera molto positiva, e interessato, al termine dello spettacolo ha posto domande. Sarebbe bello che iniziative del genere si ripetessero, visto il successo riscosso e il valore didattico delle stesse. Inoltre gli studenti sono rimasti colpiti dall'intensità della recitazione dei due attori, i quali, pur non trascurando alcuni momenti di serenità, hanno evidenziato soprattutto la profondità del dolore del Pascoli, che, tuttavia, attraverso la poesia ha superato il significato puramente personale delle sue esperienze.

Ultima modifica: 05 giugno 1999