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Eutanasia di un girino

Scoperta sensazionale

Ingiunzione di sfratto per le ranocchie di Poratti

Eutanasia di un girino

Laura Dell'Olio

red.: Scuola Media "Sassi"


C'era una volta uno stagno. Uno stagno piccolo piccolo, ma bello, soprattutto perché è la casa di molte rane, che ogni anno lasciano come ricordo migliaia di girini che sguazzano felici nell'amichevole canneto.
Dico “c'era” perché adesso non ci sarà più. Al suo posto verrà costruita un'altrettanto bella e comoda (e inutile) strada: chissà come sarebbero contenti i girini se lo venissero a sapere! Il guaio è che lo sapranno presto, quando vedranno il loro ritrovo sostituito da un anonimo nastro d'asfalto, quando lo sfratto che verrà loro imposto significherà solo una cosa: la loro morte.

Ricapitoliamo tutto dall'inizio. Sono anni che si parla della costruzione di una nuova strada che colleghi la contrada Moia con la località Poratti (nel comune di Albosaggia) perché quella attualmente esistente, dicono, è stretta e non permette il passaggio delle ambulanze e delle autopompe dei Vigili del Fuoco. Non è assolutamente vero, poiché è più di quarant'anni che serve una contrada, ormai in via di estinzione, e ci sono passate sempre ambulanze e quant'altro necessario, senza problemi.
Il progetto, approvato dal Comune di Albosaggia, prevede la totale scomparsa di un angolo di una conca naturale molto suggestiva soprattutto a primavera, come può constatare chiunque avesse voglia di farci un giro, nonché dell'habitat naturale delle ultime rane rimaste in zona (anche di volpi, tassi, cuculi).

Tante voci si sono levate contro questa ingiustizia, a partire dai ragazzi della Scuola Media “Sassi” sensibili a tale scempio naturale, da “Legambiente”, fino al Sindaco di Sondrio, ma l'Amministrazione Comunale di Albosaggia è stata irremovibile, si è sempre rivelata sorda a qualsiasi appello, negando addirittura l'esistenza dei girini e dello stagno!

Perché tanta ostinazione nel fare questa strada, quando basterebbe un semplice (ed economico) ampliamento dell'unico punto un po' stretto della strada esistente? Chi sa dire il perché di tanta ottusa determinazione? Perché affermare che "tanto lo stagno non c'è, è solo un'invenzione della gente del posto", quando lo stagno medesimo e tutti i suoi inquilini sono alla luce del sole, davanti agli occhi di tutti (basta andarli a vedere)?

Una cosa è certa: la strada la vogliono fare a tutti i costi! E se la faranno sarà una vergogna per tutti.

E' proprio vero che l'uomo, a volte, è la bestia più pericolosa.


Ultima modifica: 25 febbraio 1999