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Trash in Valle? Ecco a voi i Samsarah
Samsarah

Daniele Della Valle

red.: I.T.C. "De Simoni" Ragioneria


Ti piace la musica e sei un amante del trash? Sicuramente ti è già capitato di ascoltare i Samsarah, giovane gruppo originario di Berbenno che da qualche tempo si sta facendo strada nel panorama musicale valtellinese.
Gaspa alla batteria, Chicco alla chitarra, Rome al basso, e Ale alla voce e alla chitarra: è questa la formazione dei Samsarah, che dal 97 suonano insieme. “A dire il vero - ci tiene a specificare Ale - noi siamo comparsi sulla scena musicale dal 96, ma preferiamo definire come vero e proprio anno di esordio il 97, in quanto è stato allora che abbiamo “appesantito” il nostro genere, dando una vera e propria svolta alla nostra musica”.
I Samsarah suonano trash e metal, e le loro canzoni sono rigorosamente scritte in italiano, cosa che rende ancor più speciale la loro musica, che solitamente invece è cantata in inglese. Una delle caratteristiche del gruppo, e lo si sente ascoltando la loro musica, è proprio quella di non lasciarsi influenzare da nessuna band famosa, come spesso accade ai gruppi giovani.
I Samsarah hanno invece un loro stile unico ed originale. Dall'esordio ad oggi la band ha già suonato in una ventina di concerti, di cui dieci nel solo 98, e come ci racconta Ale, “il concerto più bello dove abbiamo suonato quest'anno è il Rock and Rodes, manifestazione che da due anni si svolge il mese di Agosto a Piateda, e che a noi è piaciuta molto, soprattutto per l'accoglienza da parte del pubblico e dell'organizzazione”.
“Spesso per i ragazzi non é facile trovare un ambiente dove poter suonare, anche voi avete avuto questo problema?”.

“Per nostra fortuna - ci dice Ale - noi proviamo a Pedemonte in una aula delle ex scuole elementari, che per noi è molto più che una sala prove ma in un certo senso è come una seconda casa. Ci teniamo perciò a ringraziare il Comune di Berbenno, che ci ha dato una grossa opportunità e un notevole appoggio”.
L'appoggio dato dal Comune, è stato ampiamente meritato, in quanto in questi due anni i Samsarah hanno lavorato sodo, affermandosi sempre più nel panorama rock locale, una crescita del gruppo culminata nell'uscita del loro primo DEMO, una musicassetta contenente cinque pezzi, (Coro dell'atto 1°, La bolla dell'ingiustizia, Timore e gloria, Seringueros, Frastuono) che oltre all'ottima musica, vanta anche un aspetto cartaceo da non sottovalutare.
Guardando la copertina del DEMO è inevitabile la domanda: "ma da cosa nasce il misterioso nome del vostro gruppo?". Ale ci spiega che per loro Samsarah, significa “il gioco della vita”, una filosofia orientale, “che io - ci tiene a specificare - ritengo affascinante perché irraggiungibile”.

I Samsarah sono un gruppo giovane, fresco, che fa davvero dell'ottima musica, e che in soli due anni ha saputo concepire una propria mentalità e un proprio stile. Cosa si può dire di più? Se ami il trash e il metal, e vuoi ascoltare della buona musica, vale davvero la pena di andarli a sentire.


Ultima modifica: 25 febbraio 1999