Ti piace la musica e sei un
amante del trash? Sicuramente ti è già capitato
di ascoltare i Samsarah, giovane gruppo
originario di Berbenno che da qualche tempo si
sta facendo strada nel panorama musicale
valtellinese.
Gaspa alla batteria, Chicco alla chitarra, Rome
al basso, e Ale alla voce e alla chitarra: è
questa la formazione dei Samsarah, che dal 97
suonano insieme. A dire il vero - ci tiene
a specificare Ale - noi siamo comparsi sulla
scena musicale dal 96, ma preferiamo definire
come vero e proprio anno di esordio il 97, in
quanto è stato allora che abbiamo
appesantito il nostro genere, dando
una vera e propria svolta alla nostra
musica.
I Samsarah suonano trash e metal, e le loro
canzoni sono rigorosamente scritte in italiano,
cosa che rende ancor più speciale la loro
musica, che solitamente invece è cantata in
inglese. Una delle caratteristiche del gruppo, e
lo si sente ascoltando la loro musica, è proprio
quella di non lasciarsi influenzare da nessuna
band famosa, come spesso accade ai gruppi
giovani.
I Samsarah hanno invece un loro stile unico ed
originale. Dall'esordio ad oggi la band ha già
suonato in una ventina di concerti, di cui dieci
nel solo 98, e come ci racconta Ale, il
concerto più bello dove abbiamo suonato
quest'anno è il Rock and Rodes, manifestazione
che da due anni si svolge il mese di Agosto a
Piateda, e che a noi è piaciuta molto,
soprattutto per l'accoglienza da parte del
pubblico e dell'organizzazione.
Spesso per i ragazzi non é facile trovare
un ambiente dove poter suonare, anche voi avete
avuto questo problema?.
Per nostra fortuna - ci
dice Ale - noi proviamo a Pedemonte in una aula
delle ex scuole elementari, che per noi è molto
più che una sala prove ma in un certo senso è
come una seconda casa. Ci teniamo perciò a
ringraziare il Comune di Berbenno, che ci ha dato
una grossa opportunità e un notevole
appoggio.
L'appoggio dato dal Comune, è stato ampiamente
meritato, in quanto in questi due anni i Samsarah
hanno lavorato sodo, affermandosi sempre più nel
panorama rock locale, una crescita del gruppo
culminata nell'uscita del loro primo DEMO, una
musicassetta contenente cinque pezzi, (Coro
dell'atto 1°, La bolla dell'ingiustizia, Timore
e gloria, Seringueros, Frastuono) che oltre
all'ottima musica, vanta anche un aspetto
cartaceo da non sottovalutare.
Guardando la copertina del DEMO è inevitabile la
domanda: "ma da cosa nasce il misterioso
nome del vostro gruppo?". Ale ci spiega che
per loro Samsarah, significa il gioco della
vita, una filosofia orientale, che io
- ci tiene a specificare - ritengo affascinante
perché irraggiungibile.
I Samsarah sono un gruppo
giovane, fresco, che fa davvero dell'ottima
musica, e che in soli due anni ha saputo
concepire una propria mentalità e un proprio
stile. Cosa si può dire di più? Se ami il trash
e il metal, e vuoi ascoltare della buona musica,
vale davvero la pena di andarli a sentire.
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