Intervista agli
"arancioni" della Protezione civile
Gli
angeli tutelari della nostra valle
Claudia Melè - Adelina
Moltoni
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red.: ITC "De
Simoni"
ITC "Quadrio"
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Chissà quante volte
avrete visto delle figure arancioni comparire
misteriosamente nei luoghi vicino a casa o sullo
schermo della vostra tv e vi sarete chiesti
"ma quelli chi sono?" Per
chiarire ogni vostro dubbio abbiamo messo alla
prova la pazienza del Sig. Gianluca Cortese, il
Presidente del Gruppo di Protezione Civile e
Antincendio boschivo di Sondrio ... ed ecco cosa
abbiamo scoperto: |
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- Quando avete costituito l'associazione, e a che
scopo?
Abbiamo formato l'associazione nel 1989, in
seguito agli eventi calamitosi dell'87. Alcune
persone che avevano prestato soccorso volontariamente
a coloro che ne avevano avuto bisogno in
quell'occasione, si sono incontrate ed hanno deciso
di formare un gruppo di volontari per continuare
l'opera di intervento, e fronteggiare le emergenze
che nel nostro territorio purtroppo sono molto
frequenti: alluvioni, incendi, frane, ricerca
dispersi
- Come è organizzata l'associazione?
Gli organi preposti alla gestione sono il
consiglio direttivo e il Presidente, eletti
dall'assemblea, i revisori e i probiviri, che si
occupano di controllare la moralità dei
partecipanti.
- Quali sono i vostri campi d'intervento?
Interveniamo per aiutare la popolazione in caso di
calamità, collaboriamo con gli enti preposti per
lottare contro gli incendi e con tutte le forze che
ne hanno necessità.
- Fino ad ora, quali sono stati gli interventi
più importanti?
Siamo intervenuti in tutte le attività in cui è
stata richiesta la nostra collaborazione; abbiamo
partecipato agli interventi di soccorso durante
l'alluvione del Piemonte, della Valtellina (Ardenno,
Berbenno), della Valchiavenna, e ad alcuni interventi
di ricerca dispersi.
- Dove reperite i mezzi finanziari?
Siamo un'associazione autogestita, ci finanziamo
grazie ai contributi di vari enti, del Comune, della
Comunità Montana (con cui agiamo in stretta
collaborazione), della Provincia e della Regione
Lombardia, nonché di enti pubblici e privati.
- Rapporti con le altre Protezioni Civili?
Le nostre sono associazioni indipendenti, ma
agiamo in collaborazione con altri enti ed
associazioni, per esempio interveniamo sugli incendi
coordinati dalla Comunità Montana, e in
collaborazione con i Vigili del Fuoco.
- Che ruolo avete nelle esercitazioni per
l'evacuazione delle scuole?
Abbiamo una convenzione con il comune, che ci
mette in condizione di provvedere ad eseguire le
esercitazioni almeno 2 volte l'anno, e collaborare
con le scuole nel preparare i piani di evacuazione.
Alle scuole elementari e medie inferiori abbiamo già
effettuato delle esercitazioni, mentre per le medie
superiori incominceremo a partire da quest'anno.
- Gli associati sono numerosi? E i giovani?
La nostra associazione ha sempre avuto una
crescita moderata, ma costante. I fondatori
inizialmente erano 15, da allora abbiamo sempre avuto
un bilancio positivo, nonostante il ricambio di
alcuni iscritti. Per quanto riguarda i giovani, c'è
il problema della maggiore età, in quanto fino a 18
anni non si può partecipare agli interventi di
protezione civile. C'è stata però una delibera, che
permette a chi ha raggiunto i 16 anni, con il
permesso dei genitori, di entrare a far parte
dell'associazione, come aspiranti
volontari, iscritti non effettivi.
- Come ci si può iscrivere? Bisogna avere
capacità particolari?
Per iscriversi bisogna presentare la domanda al
consiglio allegando il certificato medico di buona
salute e 3 fotografie; la domanda verrà poi vagliata
dalla prefettura, per il permesso di ammissione. Non
è necessario avere delle doti particolari, né
conoscenze specifiche, solo impegno e buona volontà.
Alla formazione per gli interventi pensiamo noi, e
poi
non è escluso che si impari noi proprio
dal nuovo arrivato!
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