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The Truman show: realtà o finzione?

Anna Petrella

red.: Scuola Media "Torelli"


In occasione della rassegna cinematografica per le scuole la nostra classe ha assistito alla proiezione del film” The Truman Show” di Peter Weir. Il film tratta un argomento un po' insolito e diverso.
Il protagonista Truman è stato adottato dalla televisione appena nato, inconsapevole di essere in un programma che va in onda 24 ore su 24 in mondovisione. Si è visto tutto: dalla sua nascita, al suo primo dentino, al suo matrimonio. Con il passare del tempo però, grazie a degli indizi o a semplici sospetti, Truman scopre la verità, scopre che la sua vita è tutta una finzione: sua moglie, sua madre, suo padre, il suo migliore amico e tutte le persone che gli sono attorno non sono che degli attori che stanno svolgendo il loro lavoro. E cosi decide di andarsene: lui non è come gli altri, rigorosamente uguali che giorno dopo giorno compiono le stesse identiche cose ed ognuno è fotocopia dell'altro, lui ha dei sogni, dei sentimenti e allora si trova a scegliere se condurre una vita perfetta con un buon lavoro una brava moglie dei vicini di casa simpatici, oppure andare alla ventura verso un mondo ignoto. Truman sceglie per quest'ultimo. Egli sa bene che deve abbandonare la sicurezza della finzione e buttarsi nel mondo reale, rischiando e provando l'emozione dell'ignoto.
Questa è la tematica affrontata dal regista, vivere la vita differenziandosi dalla massa e cercando di diventare un personaggio senza badare alle critiche delle persone. Jim Carrey, che interpreta Truman, è una delle tante star di Hollywood diventato famoso per suoi film che hanno fatto ridere il mondo intero (Ace Ventura, The Mask, Scemo + scemo ecc.); in questo film gli aspetti della sua ironia non sono presenti. Pensavamo di andare a vedere un film comico demenziale, invece ci siamo ritrovati davanti ad un Jim Carrey “nuovo” che interpreta un ruolo impegnativo, quasi drammatico.
Questo film ci è piaciuto moltissimo: fa ragionare e pensare, ma più di tutto fa riflettere su quanto può essere “finta” una vita e in particolare sull'“accanimento” della televisione alle cui suggestioni ci si può sempre sottrarre come ha fatto Truman.

Ultima modifica: 06 giugno 1999