Il primo mensile degli studenti della provincia di Sondrio distribuito anche in rete

La Redazione Il Sommario Lettere al giornale

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Società

Adozione a distanza

Azione Aiuto

Luca Codurelli

red.: I.T.C. "De Simoni" Ragioneria


In questo, come ogni anno, molti bambini soffriranno la fame. Ma non per la siccità.
Invece di giocare dovranno lavorare nei campi. Ma non per mancanza d'amore da parte della loro famiglia.
Bevono l'acqua inquinata delle pozzanghere. Ma non perché non sanno che è inquinata.
Non sanno ne leggere ne scrivere. Ma non perché non vogliono andare a scuola.

Questi bambini non hanno possibilità di scelta perché le comunità in cui vivono non hanno abbastanza denaro per acquistare le attrezzature necessarie all'attività agricola di sussistenza. In zone come Africa, Asia e America latina non ci sono strutture sociali e sanitarie sufficenti; basti pensare che in molte comunità africane le scuole hanno più di 150 alunni per classe, non c'è un ospedale nel raggio di molti chilometri e non ci sono mezzi di trasporto per raggiungere il più vicino, i vecchi pozzi che davano acqua potabile ora non funzionano più perché mancano fondi per la manutenzione.

L'associazione Azione Aiuto nata nel 1972 in Gran Bretagna con lo scopo di dare una vita migliore ai bambini delle aree povere del mondo ha nel suo programma diversi punti tra cui:
- Lavorare con le comunità alla progettazione, finanziamento e realizzazione di programmi integrati di sviluppo rurale nel rispettodelle culture e dei valori del popolo.
- Provvedere a soccorsi di emergenza in caso di necessità.
- Contribuire al dibattito politico riguardo ai temi dell'aiuto e dello sviluppo dei popoli.

Questa associazione propone l'adozione a distanza. Aderire è semplicissimo: basta richiedere un modulo e vi sarà semplicemente chiesto un piccolo versamento da effettuare in posta di circa £ 100.000 ogni tre mensilità. Il 15% dei fondi raccolti da Azione Aiuto copre le spese amministrative e di raccolta, mentre il restante 85% finanzia l'operato di aiuto che viene dato alla faiglia e alla comunità del bambino che si è adottato. Con poco più di mille lire al giorno possiamo aiutare un bambino e chi gli stà attorno a superare il cerchio della loro miseria. Questa iniziativa ogni anno viene accolta da alcuni studenti e insenganti di varie scuole ma non solo con entusiasmo e spirito umanitario. I ragazzi di 5a C dell'I.T.C. De Simoni hanno adottato a distanza un bambino etiope di nome Fantahun Choka.
La classe rimane in corrispondenza con l'assistente di questo bambino, la quale racconta come i fondi che arrivano a destinazione migliorino la vita del piccolo Fantahun e della sua comunità.
Per questi studenti l'adozione a distanza, oltre che un'azione umanitaria, si presenta anche come un'integrazione dei programmi geografici ed economici che devono affrontare durante l'anno.
A questo progetto si abbracciano temi quali geografia delle popolazioni, geografia delle risorse e distribuzione economica tra nord e sud del mondo. Inoltre la corrispondenza sopra citata viene fatta in lingua inglese. Un vero e proprio bagaglio di conoscenze interessanti e di approfondimenti utili per determinati tipi di studi.
Oltre all'adozione a distanza Azione Aiuto ha introdotto un metodo di scolarizzazione per adulti chiamato Reflect. Questo metodo precede l'insegnamento delle nozioni scolastiche nel rispetto della cultura del villaggio. Il metodo Reflect ha portato cambiamenti nelle abitudini di vita dei membri della comunità in cui viene applicato.
L'educazione non rappresentava una priorità per le donne. Oggi le donne rappresentano ben il 40% dei partecipanti. Una studente etiope che fa parte di questo 40% di donne disse: "Abbiamo aperto i nostri occhi e le nostre menti! Con uno sforzo comune riusciremo a sradicare i nostri amici abituali quali le malattie la carestia l'analfabetismo e noi saremo promotori di questo processo di sviluppo presso i nostri conoscenti che non beneficiano di questo programma".


Ultima modifica: 25 febbraio 1999