Scuola
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La difficile scelta
del domani
Il Bivio
Stefania
Battaglia
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red.: F.
Giurisprudenza - Univ.tà di
Pavia
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La scelta
universitaria che ho dovuto compiere al
termine dei cinque anni di scuola
superiore, è stata, senza dubbio,
un'operazione difficile e complessa che
ha generato in me comprensibili ansie e
dubbi.
Per prendere una decisione definitiva,
consapevole ed adeguata, ho dovuto tenere
in considerazione numerosi fattori più o
meno dipendenti da me: i miei interessi,
le mie capacità, le mie convinzioni, i
suggerimenti dei conoscenti, le
aspettative della famiglia.
Al contrario di molti miei amici che
avevano intuito già da parecchio tempo e
con singolare certezza che cosa fare (e
dove), per me non è stato davvero facile
orientarmi tra tutti questi elementi.
Così, solo dopo un lungo periodo di
riflessione, è maturata in me la scelta
di iscrivermi alla Facoltà di
Giurisprudenza, presso l'università di
Pavia.
Il primo impatto con il nuovo ambiente è
stato decisamente positivo. In particolar
modo sono rimasta piacevolmente colpita
da questa città tranquilla, poco
dispersiva e, soprattutto, a misura
d'uomo, che proprio per queste sue
caratteristiche, vagamente, mi ricorda
Sondrio. Inoltre, tenendo in
considerazione la mia esperienza e quella
di molti miei amici, ho potuto constatare
come Pavia, quale centro universitario
dalla solida tradizione, offre numerose
opportunità di alloggio (collegi,
residenze ISU, appartamenti privati) agli
studenti non residenti, venendo anche
incontro alle esigenze ed alle
possibilità economiche di ognuno.
Per quanto riguarda l'ambiente
universitario, la mia prima impressione
è stata quella di una struttura
abbastanza efficiente dal punto di vista
organizzativo, attenta alle varie
necessità degli studenti. Nel mio caso,
ad esempio, per evitare alle matricole
uno studio dispersivo e frammentario, la
Facoltà, da quest'anno, ha adottato un
orario più compatto e ha elaborato un
sistema di pre-appelli per
rendere più agevole la preparazione ai
vari esami. Anche la struttura
universitaria a disposizione degli
studenti è abbastanza adeguata alle
nostre esigenze: aule spaziose che
eliminano faticosi problemi di
sovraffollamento, sale studio,
biblioteche e mense con orari continuati.
Infine, devo dire che, nonostante quattro
mesi di inattività
scolastica, serviti per lo più a
smaltire lo stress accumulato durante (e
dopo) la maturità, l'impatto con lo
studio delle nuove discipline è stato
abbastanza soddisfacente (ora speriamo
sia altrettanto positivo l'approccio con
gli esami
).
Se mi chiedessero di fare un bilancio,
seppure azzardato di questa mia nuova
esperienza da matricola, risponderei,
senz'altro, in maniera positiva.
Non nascondo, comunque, di attendere
sempre con piacere il fine - settimana,
probabilmente perché torno a casa
a Sondrio. |
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