Semel in anno
licet insanire recita un vecchio proverbio.
E questo in qualsiasi parte del mondo. Riportiamo
due suggestive usanze legate al Carnevale, una
del Nord e una del Sud della nostra penisola,
eppure molto simili
Ad Acireale, in Sicilia, ogni
anno si festeggia il più bel carnevale
dell'isola. Gli Acesi allestiscono bellissimi
carri di cartapesta o da infiorare. I temi
preferiti sono quelli legati alla politica: il
più celebre senatore della repubblica viene
raffigurato sul carro della grande piovra che
allunga dappertutto i suoi mille tentacoli.
Ma Andreotti non è il solo parlamentare a essere
preso di mira, ce n'è per tutti e per tutti i
gusti. Né mancano per la gioia dei più piccini
alcuni personaggi della Walt Disney o del mondo
televisivo come il Telegatto col la
sua enorme antenna, il suo faccione simpatico o
gruppi folkloristici del Brasile con le loro
incredibili ballerine in due pezzi microscopici.
La sfilata si snoda per le vie del paese dal
venerdì alla domenica, giorno in cui presso in
Municipio di riunisce un'apposita giuria che
decide il carro più bello della sfilata: uno per
quelli di cartapesta e uno per quelli infiorati.
Tutti i carri, comunque, vengono ugualmente
premiati con una somma che varia a secondo del
loro posto in classifica. Con gli amici, di
solito, si prenotano cene al ristorante
nell'attesa del verdetto.
A mezzanotte della Domenica si appicca il fuoco
alla forca, in cima alla quale si
trova la figura del Carnevale. Il falò,
altissimo, illumina tutta piazza S. Venera,
attorno alla quale si raduna un'enorme folla. Poi
si procede alle premiazioni per gli abiti più
originali e per la maschera più riuscita.
Al di là dei colori e della musica, che
riempiono di gioia e allegria questi giorni, è
bello vedere tanta gente che si tiene per mano
formando lunghissime catene che serpeggiano per
tutte le strade di Acireale.
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