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Salviamo il CONI

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Il carnevaledi Acireale

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Cocktail e non solo: Jom bar

Appello del presidente

Salviamo il CONI

Intervista ad Augusto Porra

Marco Gabrieli

red.: Liceo Scientifico "Donegani"


E' questo l'appello lanciato dal presidente della sede provinciale del CONI Augusto Porra che, nel corso di un'intervista al nostro giornale, evidenzia una disastrosa situazione finanziaria del Comitato Olimpico Nazionale.

Signor Augusto, Sondrio, a testimonianza della sua grande importanza, è attualmente la sede provinciale del Coni. Quali sono i compiti di quest'organizzazione?

Il compito principale è quello di portare avanti lo sport di base, con i ragazzi che non hanno una società sportiva cui affidarsi. Inoltre, in base al Protocollo d'intesa con il Ministero della Pubblica Istruzione, svolgiamo con il Provveditorato agli studi le attività dei Campionati Sportivi Studenteschi.

Ci sono giovani atleti valtellinesi che, secondo lei, potranno in futuro regalare grandi soddisfazioni allo sport italiano?

Sì, soprattutto a livello sciistico abbiamo alcuni giovani molto interessanti, come Matteo Berbenni, che parteciperà ai campionati europei e spero riuscirà ad entrare anche in coppa del mondo.
Nel calcio, nonostante la Valtellina sia penalizzata per la sua posizione, abbiamo quattro o cinque atleti che giocano in vivai prestigiosi come quelli del Milan, del Monza e dell'Atalanta.

Qual è l'attuale situazione finanziaria del CONI?

Il CONI è attualmente in una disastrosa situazione finanziaria. Il 1977 si era concluso con 700 milioni di utile, mentre quest' anno, per pagare le tredicesime al personale del CONI, composto da circa 3000 persone, per la crisi del totocalcio e per la vicenda doping, si è dovuto fare un mutuo che ha comportato un disavanzo di circa 100 miliardi.

A proposito di doping, crede che siano state prese le adeguate contromisure per arginare un caso che rischia di danneggiare l'immagine dello sport italiano?

Si, è stata commissariata la federazione italiana medici sportivi, che a mio parere è stata la principale responsabile per aver disatteso le norme del CIO e del CONI, è stato nominato un nuovo segretario, e si sta' cercando di costituire a livello nazionale un centro anti-doping che sappia svolgere i propri compiti.

Per concludere, quando secondo lei potremo rivedere una città italiana sede delle Olimpiadi?

E' molto difficile che ciò accada poiché il fatto sportivo non è più subordinato alle capacità organizzative di un determinato paese ma è diventato un mercato in cui chi è più bravo a comprare i voti vince.

Ultima modifica: 28 marzo 1999