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Società

Intervista al Dott. Claudio Velati

Donazioni e Trasfusioni

Emiliano Catonini

red.: Liceo Scientifico "Donegani"


In questa intervista il Dott. Claudio Velati, primario del Servizio di Immunoematologia e Trasfusionale dell'ospedale di Sondrio, ci parla di donazione e trasfusione del sangue.

A quale età si può donare il sangue?

L'età minima è di 18 anni, mentre il limite d'età di 65 anni attualmente è venuto un po' meno.

Quali sono i requisiti di un potenziale donatore?

I principali requisiti per un donatore sono due: essere in buono stato di salute e avere comportamenti che siano di garanzia per la sicurezza del sangue.

Cosa bisogna fare per diventare donatori?

Bisogna rivolgersi al Centro Trasfusionale o alle associazioni di volontariato che ci sono in provincia di Sondrio. La più importante di queste è l'AVIS.

Come viene utilizzato il sangue raccolto con le donazioni?

Innanzitutto le donazioni non sono solamente di sangue ma anche di emocomponenti. Infatti il sangue è costituito da una parte liquida, il plasma, e da una parte cellulare, globuli rossi, globuli bianchi e piastrine.
Anche il sangue intero viene scomposto in queste parti, ed ognuna viene utilizzata per diverse patologie; per esempio, la trasfusione di globuli rossi è indicata in certi tipi di anemie.

Quali sono i rischi legati alle trasfusioni?

Con i controlli che vengono fatti negli ultimi tempi i rischi si sono ridotti moltissimo.
Ne esistono, comunque, diverse tipologie: il più famoso è quello della trasmissione di malattie virali.
Il secondo rischio è di tipo immunologico; essendo il sangue un tessuto, la sua introduzione in un altro organismo può determinare una risposta immunitaria che può portare alla distruzione dei globuli rossi trasfusi, con conseguenze che possono anche essere gravi per il ricevente.
Ci sono anche altri rischi secondari, ad esempio le reazioni allergiche.

L'Italia importa od esporta sangue da altre nazioni?

L'Italia è autosufficiente per quanto riguarda i globuli rossi, anche se la situazione non è omogenea per le diverse parti d'Italia. Non lo è invece per il plasma, tanto che dal 30 al 50% dei prodotti che ne derivano vengono importati dall'estero.

La nostra provincia importa od esporta sangue da altre parti d'Italia?

La nostra provincia esporta sangue in altre zone d'Italia. Nel corso del 1998 abbiamo inviato circa 1000 unità di sangue ad altre realtà che ne erano carenti. Inoltre vengono esportati anche il plasma ed i suoi derivati, come l'albumina.

Cosa significa gemellaggio quando si parla di sangue?

Quando si parla di sangue, l'obiettivo del gemellaggio è quello di sostenere le realtà carenti, non solo con l'invio di una sufficiente quantità di emocomponenti, ma anche affiancandole da un punto di vista culturale, organizzativo e scientifico, con lo scopo finale che queste realtà diventino a loro volta autosufficienti.

È in corso qualche gemellaggio tra il Centro Trasfusionale di Sondrio ed altri d'Italia?

Sì, in particolare sta per partire quello con il centro per i bambini talassemici di Catania, ma già durante lo scorso anno il 25% del sangue raccolto è stato inviato ad altri ospedali.

Ultima modifica: 28 marzo 1999