Società
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Ho visto un UFO
dalla Russia: Nadia
Borgon
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red.: S.F.A. Scuola
Media "Sassi"
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La storia che mi è
successa sembra incredibile, ma, se non avessi
avuto un testimone, voi potreste pensare che non
è vera, invece, come adesso vi racconto, è
accaduta sul serio.
Questa avventura mi è successa nove anni fa e
più esattamente nel 1989.
Era inverno, io avevo deciso di portare nella mia
casa di campagna dei legni che dovevano servirmi
per alcuni lavori particolari.
La casa dove dovevo andare non è molto lontana
dalla mia abitazione, dista soltanto 25
chilometri da San Pietroburgo. Ero andata con
l'autista ed un operaio, che mi doveva aiutare a
scaricare i legni; siamo arrivati vicino alla
casa che era già buio, ma io non riuscivo a
trovare il posto, perché intorno era tutto scuro
ed anche pieno di neve.
Usciti dalla macchina abbiamo camminato un po',
visto delle altre case ed anche dei boschi, ma
senza riuscire a trovare la mia casa. In cuor mio
desideravo quasi tornare indietro, quando
l'operaio si è fermato e mi ha detto che dovevo
guardare meglio.
Lui ha insistito: Nadia, non ti ricordi
questa casa che si vede, questa betulla o qualche
altro particolare?
Chissà perché io, invece, guardavo in alto,
giravo intorno lo sguardo e pensavo come mai il
cielo avesse due lune. Ad un tratto, riguardando
bene, notavo, con grande sorpresa, che una luna
si muoveva con grande facilità, piano piano, ma
costantemente e stava quasi cadendo sulla mia
testa.
Non trovo le parole per dire come io mi sono
sentita in quel momento, neanche da bambina ho
mai provato qualcosa di simile: grande paura,
sgomento e sorpresa, ma non riesco a spiegarvi
bene che cosa, proprio non riesco
L'operaio, vista la mia bocca spalancata, si
è voltato anche lui, senz'altro ha provato la
mia stessa grande paura e sorpresa perché mi ha
gridato che dovevamo nasconderci sotto la
betulla. Mentre lui ha pronunciato queste parole
la luna, però, si è fermata ed è
sparita, lasciando soltanto un grande pallone
bianco con il centro vuoto e una lunga scia di
fumo che cadeva verso sinistra.
Quando, finalmente, siamo riusciti ancora a
parlare, l'operaio mi ha detto che senz'altro noi
dovevamo andare nel punto dove cadeva il fumo
perché a lui pareva che questa lunga scia stesse
indicando la mia casa.
Con grande forza e coraggio, siamo andati verso
quella parte e subito abbiamo ritrovato la casa
che stavamo cercando. Anche l'autista che ci
aveva accompagnato ha visto il
pallone mentre cadeva dal cielo, ma
lui non ha avuto paura perché si è sentito al
sicuro, chiuso all'interno della macchina.
Chissà che cosa era successo: frutto della
nostra fantasia, un'esercitazione militare, un
UFO
Chissà?!
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