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La Redazione Il Sommario Lettere al giornale

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Scuola

Largo confronto
nelle classi aperte

Federica Tarabini

red.: Scuola Media di Talamona


Quest'anno la mia scuola ha organizzato una serie di attività complementari per gli alunni delle classi terze. Questa insolita organizzazione del lavoro prende il nome di “Classi aperte.” I ragazzi dei corsi A, B e C sono infatti divisi in quattro gruppi eterogenei, in ognuno dei quali si ritrovano i componenti delle tre diverse sezioni. Per questo le classi diventano “aperte,” perché non vi è più quella rigida divisione che prosperava da tre anni. In questo modo gli studenti si trovano a discutere e lavorare con compagni nuovi, allargando così il campo delle proprie conoscenze, ma soprattutto imparando a relazionarsi.
Ogni gruppo, a turno, svolge un'attività diversa, per un'ora settimanale, durante la quale si confrontano pareri e opinioni in discussioni e dibattiti aperti. Delle quattro attività proposte, due hanno un indirizzo prettamente culturale, mentre le altre, più psicologiche, ci guidano nell'analisi introspettiva del nostro carattere e delle nostre emozioni.
Per quanto riguarda il primo argomento: “Impariamo a fare un'indagine statistica” dopo aver chiesto alcune informazioni ai compagni (altezza, peso, numero di scarpe ecc.), procediamo nell'analisi di questi dati e, attraverso vari diagrammi, calcoliamo percentuali e medie, come fossimo veri e propri esperti di statistica.
Nella seconda attività: “Il quotidiano … quotidiano”, decodifichiamo, dopo aver analizzato la struttura del giornale, alcuni termini tecnici, per poi passare alla lettura ragionata di alcuni tipi di articoli. Vengono affrontati anche lunghi dibattiti, durante i quali si cerca di capire l'opinione dei giornalisti spesso “incomprensibili” per noi ragazzi.
Nella terza attività: “Qual è il mio carattere?” cerchiamo di cogliere, attraverso alcuni test, quali siano i fattori positivi e negativi che costituiscono il nostro carattere. In base al punteggio totalizzato in ogni test, prendiamo in esame la tendenza più o meno marcata di quel fattore caratterologico sul quale bisogna riflettere (emotività, polarità, tenerezza ecc.) verbalizzando anche in quali occasioni e circostanze dimostriamo di avere quella determinata sfaccettatura comportamentale.
L'ultimo argomento, non certo per importanza, è forse il più difficile da affrontare ed ha un titolo molto poetico: “Emozioni…che spavento!”. E' un itinerario interessante verso la presa di coscienza della nostra sfera affettiva e dei cambiamenti legati alla pubertà. Per lavorare utilizziamo schede, cartelloni, questionari, ma anche videocassette opportunamente spiegate dalle nostre insegnanti. Questa iniziativa ha suscitato la nostra curiosità e si è rivelata interessante, piacevole e anche divertente.
Consigliamo a tutte le scuole di attuare un progetto simile al nostro, perché, oltre a perseguire obiettivi educativi e didattici, contribuisce ad avvicinare gli studenti all'Istituzione che, purtroppo, è spesso carente di novità e attività “diverse”.

Ultima modifica: 02 maggio 1999