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La Redazione Il Sommario Lettere al giornale

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Lettere

Questa lettera è stata intercettata sul sito internet Balcan e diffusa dal Politecnico di Torino il 20 aprile 1999

Io, Milica, giovane jugoslava


Cari tutti,
vorrei inviare ad ognuno una lettera personale e lo farò se avrò il tempo (anche se scrivo mentre si sentono le detonazioni). Sono toccata profondamente (e questo voglio ripeterlo tante volte) dalla cura e comprensione che avete inviato al mio popolo ed a me ... è durissimo vivere così! Non è possibile intuire l'orrore che viviamo sotto questo cielo che è completamente coperto da aerei Nato, giorno e notte, per quasi un mese intero. Si sentono bassi sopra le case, buttano i tomahawk come se fossero giocattoli. Mi dispiace che la vostra TV non vi informa dell'orrore che vivono alcuni di noi. Le immagini dei bambini senza gambe e neonati uccisi con le loro madri sono spaventose, orribili e chi le guarda non può che morire nell'anima, con quel popolo che è lasciato senza aiuto da quasi tutto il mondo … hanno distrutto anche gli ospedali e tra i medici ad Aleksinac ci sono tante vittime.
Distruggono tutto: gli alberghi nelle montagne, tutte le raffinerie, stasera hanno distrutto tanti ponti che erano rimasi interi. Le fabbriche civili delle automobili (Kragujevac, Cacak) e molte altre fabbriche che impiegavano tanti operai che sono adesso lasciati a morire di fame. In Kosovo ogni minuto si sentono le esplosioni. E' assurdo dire che vogliono proteggere la popolazione albanese con questi attacchi!!! Le bombe radioattive lasceranno danni anche ai bambini albanesi. Qui vicino a me (1000 metri) sono stati buttati più di 20 tomahawk, dopo l'esplosione si vede un grande "fungo". E' il suono della guerra che io conoscevo prima soltanto dai film, il pianto e la gente spaventata che fugge sotto il suono delle sirene. I soldati Nato non andranno nel tribunale dell'Aia per questo, ne sono sicura ….
Non ho parole per esprimere il deserto che è rimasto in me dopo la prima bomba del 24 marzo alle 8. Tutto si è spezzato, le mie speranze per il futuro bello e per la mia gioventù che ho appena cominciato a vivere. Ma anche per tutto il mondo che si è insanguinato le mani sia con gli Albanesi sia con i Serbi, fa lo stesso…
Se alcuni di voi pensano che sarebbe utile pubblicare questa mia testimonianza, potete farlo liberamente, se questo aiutasse il mio popolo o salvasse almeno una vita.
Vi ringrazio, vi bacio tutti e vi benedico con questo mio cuore

Milica

Lettere di risposta dei ragazzi della Torelli a Milica

Ultima modifica: 08 giugno 1999